Dalla genomica all’epigenomica: il futuro della medicina
Le scienze della vita hanno un impatto che ormai si misura su scala globale per quanto attiene alla salute dei cittadini e ciò è possibile non solo grazie ad implementazioni che rispondono a problematiche affrontate con metodologie già validate attraverso la medicina “tradizionale” ma, come avviene in modo sempre più capillare, grazie allo sviluppo di nuovi dispositivi nonché di tecniche diagnostiche e terapeutiche innovative. Da simili implementazioni conseguono numerose ricadute per quanto riguarda la qualità della vita analizzabile ad esempio in base alle abitudini alimentari, agli incrementi di performance raggiungibili nelle discipline sportive, al miglioramento delle abilità cognitive o di caratteristiche più squisitamente estetiche.
Da questo punto di vista le scienze della vita rappresentano uno tra i settori trainanti di maggior rilievo per l’economia
globale in quanto le numerose applicazioni che riguardano tale specifico ambito evidenziano una velocità di sviluppo in
aumento e soprattutto una crescente diffusione. A tal proposito, gli enti di ricerca e le imprese operanti in Italia sono
destinati a ricoprire un ruolo di primo piano, potendo spesso avvalersi delle opportunità correlate a diverse modalità di
collaborazione o di partenariato, sia con aziende multinazionali che con le organizzazioni di ricerca internazionali.
Vi è una crescente attenzione alla capacità predittiva delle tecnologie dedicate alla genomica, soprattutto delle tecniche di sequenziamento di nuova generazione (NGS); è ormai un fatto assodato che la medicina personalizzata, vale a dire l’identificazione di un’eterogeneità, riconducibile non solo ad una specifica variante genica responsabile di una determinata patologia ma anche al concetto di variabilità che invece si applica più in generale allo studio delle popolazioni, si basa su un pool di informazioni necessarie per pianificare delle strategie finalizzate, in ultima analisi, al miglioramento del benessere individuale. Tali strategie non dipendono solamente dall’approccio alle caratteristiche individuali per mezzo della genomica, ma anche dalla corretta interpretazione dell’influenza dei fattori ambientali sull’individuo realizzata analizzando i dati epigenetici.
La conferenza internazionale ha l’obiettivo di analizzare le implicazioni delle tecnologie “NGS” da due diverse prospettive.
La prima riguarda la “scoperta delle potenzialità della genomica per la ricerca di base”; a tal fine si prevede non solamente un aggiornamento riguardante lo stato dell’arte, ma anche un dibattito relativo alle opportunità ed alle problematiche legate alla gestione efficiente delle infrastrutture di ricerca nonché delle risorse, in modo tale che contribuiscano alla continuità delle attività di ricerca e sviluppo.
Il secondo punto di vista riguarda invece lo “sviluppo/impatto della genomica per la ricerca applicata”. In merito a tale aspetto si prevede una disanima dei risultati raggiunti nell’ambito della terapia genica e della medicina rigenerativa ed un eventuale pronostico dei progressi attesi nel campo dell’oncologia. D’altro canto, si prevede il contributo, sia da un punto di vista scientifico che da un punto di vista più strettamente manageriale, da parte di alcuni rappresentanti dell’industria farmaceutica italiana. In linea di principio dovrebbe essere realizzabile un benchmark, grazie alla rappresentanza della Commissione europea.
Gli eventi, organizzati in forma di tavola rotonda, richiamano esperti della comunità scientifica, italiana ed internazionale, offrendo l’occasione di condividere le rispettive esperienze e previsioni riguardanti le intriganti opzioni dell’ambito Life Science, nonché le relative ricadute sia a livello nazionale che in un contesto globale.
DALLA GENOMICA ALL’EPIGENOMICA: IL FUTURO DELLA MEDICINA
16 ottobre 2019
08.30 | Registrazione dei partecipanti | |
09.00 | Saluti di apertura
Modera: Sergio Paoletti, Presidente Area Science Park |
Roberto Dipiazza, Sindaco Comune di Trieste
Massimiliano Fedriga, Presidente della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia Alessia Rosolen, Assessore al lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Regione Friuli-Venezia Giulia Giorgio Gerometta, Amministratore Unico Cluster Biomedicina Molecolare |
09.30 | Keynote speech | Nikolaus Rajewsky, Berlin Institute for Medical Systems Biology |
10.00 | Tavola rotonda
Alla scoperta delle potenzialità della genomica per la ricerca di base. Modera Francesca Cerati, Il Sole 24 Ore |
Paolo Gasparini, IRCCS materno infantile Burlo Garofolo
Iain Mattaj, Human Technopole Milano Lucia Migliore, Università di Pisa Michele Morgante, Università di Udine Stefano Piccolo, Università di Padova |
11.15 | Coffee break | |
11.30 | Tavola rotonda
Potenzialità della ricerca applicata per la personalizzazione delle cure: dalla genomica alla medicina rigenerativa Modera Francesca Cerati, Il Sole 24 Ore |
Giuseppe Macino, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”
Maria Cristina Messa, Università degli Studi Milano Bicocca Graziella Pellegrini, Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, Università di Modena e Reggio Emilia Paola Testori Coggi, già Direttore Generale Salute e Consumatori, Commissione Europea |
12.30 | Silvio Brusaferro, Istituto Superiore Sanità
Fabio Donato, Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’Unione Europea Stefano Nigro, Italian Trade Agency MIUR, Rappresentante |
|
13.00 | Chiusura lavori e passaggio del testimone all’organizzatore di Meet in Italy for Life Sciences 2020 | Diana Bracco, Presidente Cluster ALISEI |